Il Regno Unito indaga se Apple ha troppo potere negli app store mobili

Il Regno Unito indaga se Apple ha troppo potere negli app store mobili

Il governo del Regno Unito sta indagando sulle rispettive attività di telefonia mobile e sugli app store di Apple e Google per iPhone e Android.

Immagine di marketing che mostra le icone dell'App Store

L’Autorità nazionale per la concorrenza e i mercati (CMA) ha avviato un’indagine su entrambe le società, esaminando i termini per gli sviluppatori che desiderano distribuire le loro app sull’App Store di Apple e sul Play Store di Google.

Se l’indagine congiunta, che può durare fino a nove mesi, dovesse stabilire che questi ecosistemi mobili dovrebbero avere uno “status di mercato strategico” (SMS), entrambe le società potrebbero essere multate e soggette a una maggiore regolamentazione e ad azioni correttive.

Il Regno Unito indaga se Apple abbia accumulato troppo potere negli app store mobili

Reuters riferisce che l’autorità di vigilanza sulla concorrenza sta anche analizzando il modo in cui le app vengono distribuite ai possessori di iPhone e Android, le app preinstallate, le scelte di browser alternativi e le barriere all’ingresso di servizi rivali, come sfruttare la ricerca sull’App Store per ridurre al minimo la concorrenza.

La CMA, che un giorno fa ha nominato un ex dirigente di Amazon come presidente ad interim, ha condiviso una dichiarazione del suo amministratore delegato Sarah Cardell, secondo la quale l’indagine potrebbe aiutare a stimolare la concorrenza per gli ecosistemi mobili nel paese. “Una migliore concorrenza potrebbe anche stimolare la crescita qui nel Regno Unito”, ha affermato.

Apple ha risposto sottolineando che il suo modello di business sull’App Store ha contribuito a creare centinaia di migliaia di posti di lavoro nel Paese. “Dobbiamo affrontare la concorrenza in ogni segmento e giurisdizione in cui operiamo, e il nostro obiettivo è sempre la fiducia dei nostri utenti”, ha affermato Apple in una nota.

Apple ha già implementato diverse modifiche in risposta al Digital Markets Act dell’UE, come consentire motori di browser di terze parti, impostare app predefinite, aggiungere una schermata di scelta del browser e altro ancora. Tuttavia, sono limitati ai 27 membri dell’UE e non si applicano al Regno Unito, che è uscito dall’UE nel 2020.

Apple sta affrontando indagini simili nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e altrove. Nel 2024, ad esempio, il governo degli Stati Uniti ha citato in giudizio Apple per la strategia di lock-in e altre pratiche illegali, con la società di Cupertino che intendeva “difendersi vigorosamente” da tali accuse.